Champagne

Lo Champagne è un vino spumante nato nel Seicento e prodotto con Metodo Classico (o Champenoise) nella regione francese Champagne.

La storia dello Champagne trae le proprie origini nell'Abbazia Hautvillers, una delle più antiche abbazie benedettine del mondo. L'edificio si trova nella Valle della Marna, non lontano da Reims. I vini prodotti nella regione Champagne furono per molto tempo i preferiti dai re di Parigi. Alcune testimonianze rivelano che fino al 1500 circa i vini di questa regione, erano ancora senza bollicine e in stretta competizione con quelli della Borgogna. Alla fine del XV secolo le temperature in Europa scesero improvvisamente proprio in concomitanza con il periodo della vendemmia, bloccando il processo di fermentazione prima che gli zuccheri fossero trasformati in alcol. Con il sopraggiungere della primavera la fermentazione riprese, ma questa volta direttamente all’interno della bottiglia. La seconda fermentazione produsse un eccesso di diossido di carbonio che, rimanendo intrappolato nei recipienti, generò una leggera effervescenza: era nato lo champagne.

Ancora oggi il rigido disciplinare francese impone la vendemmia manuale, perché l’uva rimanga perfettamente integra e al giusto grado di maturazione, e la spremitura con torchi tradizionali o pneumatici, per il miglior controllo della tintura del mosto a contatto con la buccia dell’acino. Per la produzione sono autorizzati solo nove vitigni, con i quali è ammesso ottenere solo champagne bianchi o rosè. Le tre uve principali utilizzate sono Chardonnay, a bacca bianca, Pinot Noir e Pinot Meunier, a bacca nera.

Il Metodo Classico, consiste in una doppia fermentazione, prima del mosto nel tino e dopo del vino in bottiglia; quest’ultima fase deve avere una durata variabile da 6 a 30 mesi (minimo 15 mesi), dalla quale si ottiene la “presa di spuma”. A seguire, la fase del “remuage”, in cui le bottiglie vengono quotidianamente ruotate di 1/8 e inclinate per favorire la caduta dei residui verso il collo. Questa operazione risulterà determinante per la riuscita del successivo “degorgement” (sboccatura), ove i residui saranno espulsi dalla bottiglia. La parte del liquido uscita con i residui viene compensata con lo sciroppo di dosaggio (c.d. Liqueur d’Expedition) costituito da zucchero e vino opportunamente misurati. Lo Champagne è pronto per l’imbottigliamento. Con il Metodo Classico si ottengono vini spumanti di struttura, dal perlage fine e persistente, con tipici sentori di lieviti. Per eccellenti brindisi celebrativi, ma perfetti anche a tutto pasto per una tavola molto raffinata.

FLÛTE, CALICE O COPPA?

l flûte, dal tronco conico allungato, ideale per champagne secchi e non millesimati, concentra gli aromi ed esalta il perlage, limitandone la dispersione. Il calice, dal tronco a tulipano chiuso di ampiezza variabile, perfetto per i bouquet aromatici degli champagne millesimati, contenendo la dispersione del perlage. La coppa, dal tronco ampio, allargato e poco profondo, adatta a champagne dolci, facilita la dispersione del perlage per diluire gli aromi.

 

Si dice che…ALLE ORIGINI DELLA SUA STORIA LA FORMA DELLA COPPA USATA PER LO CHAMPAGNE FOSSE MODELLATA SUL SENO DI MADAME DE POMPADOUR.